Una vita ritrovata
Presentazione fotografica di Gerda Taro, con lettura di Luisa Gastaldo e Patrizia Dughero.
Progetto ideato e realizzato da: Alessandara Caldana, Giovanna Morassutti, Katalin Burany, Loredana Corradin. Il progetto nasce dal desiderio del Circolo Fotografico Palmarino (CFP) di Palmanova di porre nuova luce su una fotografa donna, Gerda Taro, prima fotoreporter caduta sul campo di battaglia.
Questo racconto intende ricordare tutte le reporters che hanno perso la vita in contesti di guerra.
Evento in collaborazione con il CFP di Palmanova.
Speakers
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Alessandra Caldan
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CFPFotografi
Il Circolo Fotografico Palmarino, più brevemente CFP, è attualmente una delle realtà associative fotografiche più note ed importanti in Italia. È stato costituito il 13 maggio 1975, 48 anni fa, per volontà di Giorgio Brigatti (primo Presidente), Gino Ottomeni, Alcide Muradore e pochi altri appassionati fotografi Palmarini. Nel corso degli anni ha formato alla fotografia decine e decine di soci, dando spazio a mostre e concorsi, anche di rilievo internazionale, corsi di fotografia, mercatini fotografici, serate didattiche e divulgative e molto altro.
Dati generali: Soci iscritti 2023: 201
CFP aderisce alla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. CFP ha un proprio forum di discussione online con 1250 iscritti (www.cfpalmarino.i (https://www.cfpalmarino.it/forum)t/forum). CFP ha un proprio blog per la pubblicazione di interviste, recensioni, articoli tecnici… (www.cfpalmarino.it (https://www.cfpalmarino.it)). Charity: CFP ha fatto donazioni importanti a CRO Aviano e Avos, onlus di Cividale del Friuli. Riunioni: ogni lunedì, con pianificazione, online e/o in presenza. -
Giovanna Morassutti
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Katalin Burany
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Loredana Corradin
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Luisa GastaldoPoeta
Luisa Gastaldo (Tarcento 1958) ha pubblicato i libri di poesia La culla sospesa, KappaVu, 2011 e Della tua voce, KappaVu, 2013, e prose e poesie in opere miscellanee, antologie, riviste e siti web. Sue poesie sono state tradotte in sloveno e in ceco.
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Patrizia DugheroPoeta, editore, presentatore
Patrizia Dughero, di origine cormonese, da parte paterna è nata a Trento, si è laureata in Arti Visive all’ateneo di Bologna. Presente in numerose antologie, di racconti, di poesie e in cataloghi d’arte, anche con testi di prosa poetica. Otto le sillogi poetiche pubblicate: nel 2010 Luci di Ljubljana e Le stanze del sale (vincitrice al Premio Giorgi 2010), nel 2011 Canto di sonno in tre tempi, nel 2013 Reaparecidas, nel 2015 Filare i versi/Presti Verze, nel 2016 Canto del sale, nel 2017 L’ultima foglia e nel 2018, Camera Oscura. Ha svolto per qualche anno studi sul linguaggio poetico dello haiku, culminati in articoli, progetti didattici e nella raccolta Filare i versi tradotta in sloveno da Jolka Milič. Le sue poesie sono tradotte in spagnolo e in sloveno e ha in preparazione una raccolta dal titolo Sensibili all’oblio (finalista al Premio Montano 2018) che include poesie di desaparecidos, tradotte insieme alla figlia Clara Larcher, e una piccola silloge, Alle amiche. È stata capo redattrice della rivista “Le voci della Luna” e collabora tuttora con l’associazione per il “Premio Giorgi”. Presente in giurie di premi letterari, tra cui il Premio Teglio Poesia. Cinque i libri d’artista per Libri DiVersi a cui ha lavorato per la parte poetica con 5 artiste visive.
È responsabile editoriale di 24marzo Onlus, associazione attiva nel campo dei diritti umani, sul tema dei desaparecidos e la Rete per l’Identità. Nel 2012 ha fondato a Bologna con Simone Cuva la casa editrice qudulibri che ha trasportato a Gorizia, dove attualmente vive ed opera.