Il FARO. Sentinella del mare, guardiano della notte, roccaforte tra le onde. Simbolo di speranza e di sicurezza. Guida i naviganti attraverso le acque tempestose, offrendo un punto di riferimento costante nella vastità dell’ignoto.

Per fare un FARO ci vuole la notte. Nella notte, il FARO è l’illuminazione che ispira, la luce che si mostra e si nasconde, che soccorre anche nell’intermittenza. La poesia è luce. Affonda nell’intrico delle emozioni umane, toccandone anche gli angoli più oscuri. La musica è luce. L’arte è luce. Nella notte dell’anima, non c’è altro modo di discernere l’orizzonte.

FARO è a sole due lettere di distanza da FAREMO. Quest’anno, a NOTTURNI, faremo luce. Poeti da tutto il mondo ci aiuteranno con la loro poesia a distinguere, nel marasma delle passioni, la lama dell’introspezione e la carezza dell’amore. Faremo della notte uno spazio intimo e privilegiato: domestico come la volta stellata, infinito come la fiammella di una candela. Ne faremo tesoro.

Ma NOTTURNI non è fatto solo di versi. Ci sarà molto altro: performance dal vivo, recitazioni, laboratori creativi, dibattiti. Molteplici ponti gettati a colmare lo spazio di buio fra io e tu. Strumenti di connessione e di comprensione che dobbiamo tenere in esercizio: l’occhio, l’orecchio, la mano, la voce. Grazie a tutti coloro che vorranno metterli in comune.

Con la luce di NOTTURNI, è Facile Arrivare Rincuorati Ovunque.

Buon festival a tutti.

– Il Porto dei Benandanti