Settecento più cento più dieci più diciassette, le stelle che anche quest’anno sono protagoniste di Notturni diversi!
Gli anni dalla morte del Sommo Poeta, gli anni dalla nascita e dalla morte dell’indimenticato autore di Pieve di Soligo, Andrea Zanzotto, gli anni della quasi maggiore età di questo magnifico festival che resiste e unisce indissolubilmente arte visiva e parole, connubio trasversale di rara e potentissima meraviglia.
Notturni diversi diventa grande insieme ai grandi della lingua poetica italiana, meritoriamente centrando l’attenzione di questa seconda edizione “pandemica” sull’opera di Dante e su quella del “poeta del territorio” Zanzotto, nel vuoto incolmabile del suo decennio dalla morte.
Le stelle che tutti vedremo levarsi nelle sere che comporranno il cartellone del Festival in questa prossima estate saranno nitide e magnifiche, poetiche e dissacranti.
Lo stile dei “Benandanti”, insomma, sempre legati alla Cultura con la “C” maiuscola dal doppio filo della deferenza ma anche dell’autonomia e indipendenza artistica.
È la filosofia ad inaugurare questa edizione predisponendo l’attenzione del pubblico verso i meandri letterari, artistici e poetici del protagonista Dante Aligheri, che si dipanano lungo tutto l’arco del programma grazie a numerosi momenti di approfondimento storico e artistico, letture, performance teatrali e musicali, laboratori. I poeti, gli artisti, gli attori e gli studiosi si dedicano con sapienza e maestria ai versi del sommo Dante trasformandoli in dipinti o trasfigurandone il senso senza mai dimenticare il vero significato di ciò che rappresentano: il genio letterario e tecnico del più grande utilizzatore di parola che la storia ci abbia donato.
La doppia stella della ricorrenza riguarda Zanzotto che nel calendario di questa edizione di Notturni viene messa al centro della scena con il film a lui dedicato da Nelo Risi “Possibili rapporti”.
Un’incursione poetica in un piccolo giardino goriziano e la nuova (tredicesima) edizione di “Libri di versi” completano la parata di interventi che si concluderanno con uno sguardo sull’evoluzione della parola recitata, il Rap e il Poetry Slam, di cui è maestro Francesco “Kento” Carlo.
Non sappiamo quando la pandemia cesserà di condizionare le nostre vite ma sicuramente questa edizione, che il prossimo anno sarà maggiorenne, di Notturni diversi avverrà uscendo ad ammirare il cielo e immaginando che finalmente le stelle potremmo vederle di nuovo in libertà.
Il Porto dei Benandanti